Secondo il Ministero della Salute non vi sono ragioni sanitarie perché i cani non possano entrare liberamente nei pubblici esercizi
Di recente (2013) Il ministero della Salute ha fatto chiarezza convalidando il Manuale di corretta prassi operativa per ristorazione, gastronomia e pasticceria della FIPE (Federazione Italiana Pubblici Esercizi) dove si specifica che non vi sono ragioni sanitarie perché i cani provvisti di guinzaglio e museruola, non possano entrare liberamente in ristoranti, bar, gastronomie, gelaterie e pubblici esercizi in genere. Eventuali divieti imposti a livello locale dovrebbero essere superati. Ma il condizionale è d’obbligo. Leggi regionali e/o ordinanze comunali, che vanno lette e conosciute, possono consentire all’esercente, previa richiesta motivata all’amministrazione, di vietare l’ingresso agli animali domestici mettendo ben in vista un apposito cartello. Attenzione, però, non bastano i cartelli fai-da-te, bisogna aver espletato la relativa pratica. E’ sempre in torto, invece, chi impedisce l’accesso di cani guida per ciechi: sta violando la legge 37/1974 e rischia una sanzione amministrativa pecuniaria da 500 a 2500 euro.
