LEIDAA PER EMERGENZA COVID-19

Decine di migliaia di richieste di aiuto e migliaia di passeggiate e interventi a sostegno delle famiglie con animali colpite dal coronavirus.

È questo il bilancio dell’iniziativa “Leidaa per emergenza Covid-19” lanciata dall’on. Michela Vittoria Brambilla nel marzo del 2020, all’inizio di quella che si sarebbe rivelata come una lunga epidemia che ha messo in grande difficoltà tantissime famiglie italiane. Da allora gli operatori di LEIDAA coordinano circa 2mila volontari per far fronte, su tutto il territorio nazionale, alle necessità degli animali delle famiglie colpite dalla pandemia: “passeggiate” per i cani di persone malate o in quarantena, cani e gatti (e altri pet) presi in carico perché i proprietari non potevano occuparsene o non sono sopravvissuti, trasferimenti e adozioni, pasti e interventi sanitari donati agli animali di persone in difficoltà.

Moltissime le passeggiate: parliamo di migliaia di animali portati regolarmente a passeggio per un periodo medio di due settimane (la durata della quarantena), in alcuni casi per due o tre volte al giorno. Si tratta complessivamente, di decine di migliaia di passeggiate singole, della durata di 20/30 minuti, e decine di migliaia di ore di volontariato a supporto delle famiglie con animali in difficoltà. Fortunatamente la maggior parte dei cani o dei gatti di cui LEIDAA si è presa cura sono tornati alle loro famiglie (30 per cento) o ne hanno trovata una nuova (40 per cento). Alcuni proprietari, infatti, sono deceduti, altri non li hanno più potuti tenere per gravi problematiche di salute o economiche. Delle centinaia di cani e gatti accolti più della metà venivano dalla Lombardia e anche dal Piemonte, gli altri dalle restanti Regioni, comprese quelle del Sud Italia.

Dall’esperienza della primavera scorsa è nato un libro fotografico, scaricabile dal link https://leidaa.info/wp-content/uploads/2020/11/LEIDAA-per-Emergenza-Covid-19-1_compressed.pdf. “È innanzitutto – ricorda l’on. Brambilla – un omaggio ai nostri splendidi volontari, che voglio ringraziare con tutto il cuore per il grande lavoro svolto durante l’emergenza e perché continuano oggi, senza chiedere nulla in cambio, a garantire il loro generoso impegno a favore dei nostri fratelli più piccoli, che, per esprimere la loro gratitudine, possono soltanto scodinzolare e abbaiare”.

Articoli correlati