“Quella che arriva da Portogruaro è una notizia agghiacciante che lascia pensare a un atto di estrema e gratuita crudeltà da parte di un soggetto che a stento può essere definito uomo: come associazione faremo tutto perché venga identificato e punito”. A dirlo Andrea Marin, presidente della Lega Italiana Difesa Animali e Ambiente della provincia di Venezia, commentando il ritrovamento di una cagnolina morta dentro un sacco a Portogruaro (Venezia). A ritrovarla una donna, mentre la denuncia alle autorità è subito arrivata da Marin. Segni sulla schiena del povero animale e il sangue dal naso farebbero pensare a un investimento stradale o più probabilmente, dato il ritrovamento in un sacco, a un pestaggio con bastone o badile. La cagnolina è risultata priva di microchip.
“Indipendentemente dalle modalità esatte della morte – aggiunge Marin – siamo di fronte a una ignobile mano umana che, nella migliore delle ipotesi, non si è fatta scrupoli di sbarazzarsi del corpo di una cagnolina uccisa involontariamente. Molto peggio sarebbe se venisse confermata l’ipotesi di un’uccisione dolosa, per sadismo o chissà quale altra perversa ragione. Come Lega Italiana Difesa Animali e Ambiente chiediamo vengano avviate le indagini per capire chi ha ucciso la povera cagnolina e in che modo, controllando le telecamere della zona e interrogando chi può aver visto qualcosa. La vicenda solleva molti interrogativi, ma consolida anche alcune certezze: la vera bestia molto spesso è proprio l’uomo”.
Chiunque dovesse avere informazioni in merito contatti direttamente le forze dell’ordine oppure i referenti LEIDAA all’indirizzo mail venezia@leidaa.info o telefonicamente chiamando il numero 351/6970568 (Erika).
(Immagine della cagnolina scattata da una volontaria LEIDAA)