ALLUVIONE CESENATICO, L’EX MINISTRO BRAMBILLA CHIEDE RISORSE AL GOVERNO

Se il governo abbia intenzione di dichiarare lo stato d’emergenza in conseguenza delle eccezionali avversità atmosferiche che hanno colpito il territorio della Regione Emilia-Romagna nei giorni 5-7 febbraio 2015; se intenda disporre la sospensione del pagamento dei tributi e degli adempimenti, in particolare, per le persone fisiche e le imprese sul territorio di Cesenatico e degli altri Comuni della Provincia di Cesena colpiti; quali risorse il governo ritenga di stanziare per i lavori di somma urgenza nel Comune di Cesenatico – a cominciare dalla duna di protezione dell’abitato e dell’arenile, distrutta al 90 per cento – e negli altri Comuni colpiti, per garantire il normale svolgimento della stagione balneare; quali altre misure voglia adottare per sostenere gli operatori turistici fortemente danneggiati.

Sono le richieste avanzate dall’ex ministro del Turismo, On. Michela Vittoria Brambilla, in un’interrogazione al presidente del Consiglio e ai ministri delle Infrastrutture e dello Sviluppo economico sull’alluvione che ha colpito la Romagna e in particolare Cesenatico, con danni stimati, nel solo Comune balneare, per 32 milioni di euro. “Cesenatico – ricorda l’on. Brambilla – rappresenta un’eccellenza nell’eccellenza: l’industria turistica della riviera romagnola, che è la prima del Paese e una delle principali in Europa. Da sole Cervia e Cesenatico e Cervia generano una spesa turistica di 750 milioni di euro l’anno. Nella stagione balneare del 2013 il Comune di Cesenatico ha accolto oltre 460 mila turisti, di cui più di 82 mila stranieri. Non ci vuole molto per comprendere quali conseguenze economiche avrebbe anche solo una partenza irregolare o ritardata della stagione estiva. E’ dunque essenziale ed urgente che siano messe a disposizione del Comune somme adeguate per realizzare interventi indispensabili come il ripristino della duna di protezione e garantito agli operatori il massimo sostegno possibile”.

TESTO INTERROGAZIONE PARLAMENTARE DELL’ON. MICHELA VITTORIA BRAMBILLA

Al Presidente del Consiglio dei ministri, al Ministro delle Infrastrutture, al ministro dello Sviluppo economico – per sapere – premesso che:
Durante l’ondata di maltempo che ha interessato l’Italia settentrionale e in particolare la Regione Emilia-Romagna nei giorni 5-7 febbraio 2015, il comune di Cesenatico è rimasto isolato, per diffusi allagamenti sulle arterie stradali;

Il giorno 7, il sindaco Roberto Buda ha riferito quanto è accaduto in città: “Si sono sommati eventi eccezionali che hanno creato danni notevoli nell’entroterra. La gente non sapeva come fare: non era mai successo che tutta la duna a protezione della città fosse stata portata via completamente. Abbiamo visto l’acqua invadere scuole, case, alberghi. L’arredo urbano e’ completamente distrutto. Non so se per l’estate saremmo in grado di ripristinare. Ora pero’ bisogna pensare alle persone”;
Nel medesimo contesto il sindaco ha aggiunto: “L’urgenza degli stabilimenti balneari e’ ripristinare la duna, ma noi con i nostri fondi non siamo in grado di svolgere gli interventi necessari”;
A seguito delle ricognizioni successivamente compiute il totale (provvisorio) dei danni subiti dalla città è stato quantificato, secondo la stampa locale, in circa 32 milioni di euro: 5 milioni per 100 stabilimenti balneari, 17,5 per 350 strutture produttive, 3 milioni per 600 edifici privati, 7 milioni per la parte pubblica;
Con 3.445 alberghi per oltre 110.000 camere, più di 300 mila posti letto in alloggi privati, 83 mila in campeggi e villaggi, 1600 stabilimenti balneari (dati Nomisma), l’industria turistica della riviera romagnola è la prima del Paese e una delle principali in Europa. Le sole Cervia e Cesenatico generano una spesa turistica di 750 milioni di euro l’anno. Nella stagione balneare del 2013 il Comune di Cesenatico ha accolto oltre 460 mila turisti, di cui più di 82 mila stranieri. E’ dunque facile comprendere quali conseguenze economiche avrebbe anche solo una partenza irregolare o ritardata della stagione estiva:-
se il governo abbia intenzione di dichiarare lo stato d’emergenza in conseguenza delle eccezionali avversità atmosferiche che hanno colpito il territorio della Regione Emilia-Romagna nei giorni 5-7 febbraio 2015; se il MEF intenda disporre la sospensione del pagamento dei tributi e degli adempimenti per le persone fisiche e le imprese sul territorio diCesenatico e degli altri Comuni della Provincia di Cesena colpiti; quali risorse il governo ritenga di stanziare per i lavori di somma urgenza nel Comune di Cesenatico, a cominciare dalla duna di protezione, e negli altri Comuni colpiti, per garantire il normale svolgimento della stagione balneare.

Cesenatico, 15 Febbraio 2015