Con quali strumenti intendano “intervenire sulle numerose strutture di detenzione (zoo e delfinari) che insistono sul territorio italiano e che, prive delle autorizzazioni previste anche ai sensi della legge 73/05, continuano a percepire le entrate dei biglietti di ingresso e ad operare in assenza dei minimi standard di prevenzione sanitaria e di sicurezza”. Lo chiede in un’interrogazione scritta ai ministri della Salute, dell’Ambiente, della Politiche agricole e dell’Economia prendendo spunto dal caso dello “Zoo Safari Latina”, struttura recentemente confiscata dal Corpo forestale dello Stato perché priva di autorizzazione, che ha operato per anni, facendo pagare un regolare biglietto al pubblico, nonostante le frequenti segnalazioni delle associazioni animaliste alle autorità competenti.L’ex ministro, inoltre, chiede quali siano le garanzie che il Ministero della Salute intende offrire affinché episodi simili non si ripetano e se non si ritenga opportuno “assumere iniziative per un approfondimento” sulle cause dei decessi di animali avvenuti all’interno della struttura e sulle modalità con cui le carcasse sono state smaltite.
01 Luglio 2013