BRAMBILLA, “MATURI I TEMPI” PER TUTELARE ANIMALI IN COSTITUZIONE

“Credo che i tempi siano ormai maturi per introdurre nella Costituzione il riconoscimento degli animali come “esseri senzienti”, già contenuto nell’art.13 del Trattato sul funzionamento dell’Ue, e di conseguenza una norma che ne tuteli la vita e il benessere”. Lo ha detto l’ex ministro on. Michela Vittoria Brambilla, in occasione della presentazione a Roma, nella biblioteca del Senato, del volume “La questione animale”, a cura di Silvana Castignone e Luigi Lombardi Vallauri, del “Trattato di biodiritto”.

“A tale scopo – ricorda l’ex ministro – ho presentato già nei primi giorni della nuova legislatura una proposta di legge che finalmente prevede in costituzione la tutela di tutte le creature viventi e domani stesso depositerò alla Camera dei Deputati l’ottimo testo predisposto dalla Lav, che è stato presentato quest’oggi. Si interviene sull’art.9, che già “tutela il paesaggio e il patrimonio storico e artistico della Nazione”, e si estende tale tutela a “l’ambiente e gli ecosistemi”, precisando inoltre che “gli animali sono esseri senzienti e la Repubblica ne promuove e garantisce la vita, la salute e un’esistenza compatibile con le proprie caratteristiche etologiche”. Si tratta ovviamente di un tema delicato che va discusso approfonditamente e con la massima partecipazione, ma io penso che – a differenza del passato – ci siano oggi le condizioni culturali e politiche per arrivare ad una soluzione concreta e moderna”.

“Moderna – sottolinea Michela Vittoria Brambilla –vuol dire al passo con la sensibilità del nostro tempo,  che è notevolmente mutata. Ce lo dicono i segnali che provengono dalla società italiana, i progressi registrati negli ultimi dieci anni dalla legislazione nazionale ed europea sugli animali e, in fondo, l’esistenza stessa di una raccolta di studi giuridici intitolata “La questione animale”. Anche il mondo del diritto riconosce ormai che una questione animale c’è e riguarda non i nostri diritti su di loro, ma i loro diritti e i nostri doveri: rispetto alle convinzioni diffuse ancora in anni non lontani è quasi una notizia. Problemi che un tempo interessavano solo i filosofi oggi ispirano dibattiti parlamentari e convegni di giuristi. E’ una svolta di dimensioni epocali”.

24 Ottobre 2013