CACCIA ALLA VOLPE IN TANA, LA LEIDAA INVITA LA PROVINCIA DI SIENA A RITIRARE IL PERMESSO

I cuccioli sbranati dai cani, gli adulti presi a fucilate. Ecco che cos’è la “caccia alla volpe in tana”, autorizzata a partire dal 1 aprile, come “attività di controllo”, negli istituti faunistici della Provincia di Siena. Contro la caccia “di controllo” in generale e in particolare contro questo metodo “barbaro ed incivile” protesta energicamente la Federazione Italiana associazioni diritti animali e ambiente – alla quale aderiscono tra le altre Enpa, Lav, Lega del cane, Leidaa, Oipa – che invita l’Ufficio risorse faunistiche della Provincia a rivedere la propria posizione. “I cosiddetti danni prodotti dalla volpe – osservano le associazioni – sono in realtà causati dalla riduzione e dal depauperamento degli habitat naturali, che spingono questo predatore, timido e schivo, ad entrare in contrasto con l’uomo. La risposta non può essere lo sterminio e men che meno lo sterminio realizzato scatenando mute di cani da caccia contro i cuccioli di volpe ancora rintanati. Nessun parere “scientifico” può giustificare l’impiego di un sistema tanto crudele. Chiediamo pertanto alla Provincia di Siena di ritirare l’autorizzazione a praticare la caccia alla volpe “in tana” e in generale a rinunciare alla caccia come strumento “di controllo” delle popolazioni di fauna selvatica. Ai cittadini chiediamo di rilanciare ed appoggiare la nostra richiesta scrivendo all’assessore all’Agricoltura e alla Caccia, Anna Maria Betti annamaria.betti@provincia.siena.it “.

Milano, 16 Marzo 2013