“Non riusciró mai a dimenticare lo sguardo triste e la disperata ricerca di una carezza dei cagnolini detenuti nel “braccio della morte” di quella vergogna chiamata Green Hill di Montichiari di Brescia. A quelle creature ho promesso che avrei fatto tutto quanto mi sarebbe stato possibile per chiudere quel lager. E io mantengo sempre le mie promesse” . Con queste parole l’ex-ministro del turismo, on. Michela Vittoria Brambilla, racconta della sua recente visita all’interno dell’allevamento di proprietà della multinazionale Marshall – che ogni anno invia 2500 cani di razza beagle ai laboratori di vivisezione di mezza Europa – nel corso della conferenza stampa di presentazione della nuova e risolutiva proposta di legge della regione Lombardia, che vieta l’allevamento di cani, gatti e primati destinati alla sperimentazione in tutto il territorio regionale. Tale iniziativa era maturata nel corso di un incontro, tenuto lo scorso mese di dicembre, nel quale l’on. Brambilla aveva esposto al presidente Formigoni le istanze di milioni di italiani che amano gli animali e vogliono vederli rispettati e gli aveva chiesto ufficialmente di dare luogo ad una legge regionale che, sulla scorta di quella da lei realizzata a livello nazionale, vietasse l’allevamento di cani, gatti e primati destinati alla sperimentazione.
“Non avevo alcun dubbio – ha spiegato l’ex-ministro del turismo – che il presidente Formigoni -che ringrazio di cuore insieme al primo firmatario del testo Giorgio Puricelli-, avrebbe accolto la mia richiesta e, ancora una volta, si sarebbe dimostrato molto attento alle esigenze dei cittadini come alla tutela del benessere animale. E così, nello spazio di un mese, abbiamo concretizzato una proposta di legge che ricalca la stessa norma che ho voluto inserire nella legge comunitaria 2011, che prevede il divieto di allevare cani, gatti e primati destinati alla sperimentazione in tutto il territorio nazionale e che, dopo il voto favorevole della camera della scorsa settimana, si appresta ora all’esame del senato”.
In un modo o nell’altro quindi Green Hill chiuderà ma la battaglia contro la vivisezione é ancora lunga: “Sarò davvero soddisfatta solo quando la vivisezione sarà completamente abolita a favore di metodi alternativi che garantiscono una ricerca eticamente sana e certamente più affidabile, nell’interesse del progresso scientifico che tutti vogliamo perseguire – ha precisato l’on. Brambilla – La vivisezione ha, infatti, già mostrato di essere non solo inattendibile, ma spesso anche fuorviante, in quanto il modello sperimentale animale è ovviamente ben diverso da quello dell’uomo. L’approvazione alla Camera delle nostre previsioni la scorsa settimana e la proposta di legge presentata oggi, che potrà essere approvata nel giro di pochissime settimane, rappresentano finalmente un segnale politico forte: la vivisezione oggi viene messa in discussione”.
Milano, 07 Febbraio 2012