CANI IN UNA CISTERNA A SCIACCA, ON. BRAMBILLA: “MALTRATTAMENTO DA PUNIRE SECONDO LA LEGGE BRAMBILLA, LEIDAA PARTE CIVILE”

Dieci cani, di cui otto cuccioli, in una cisterna di 12 metri quadrati: decideranno le autorità competenti se quello di Sciacca (Agrigento) sia un caso di detenzione in condizioni incompatibili (727 cp) o di vero e proprio maltrattamento (544ter), punito dalla legge Brambilla con la reclusione fino a due anni e con la multa fino a 30 mila euro. “Di sicuro – afferma l’on. Michela Vittoria Brambilla, presidente della Lega italiana per la Difesa degli Animali e dell’Ambiente e autrice della legge – siamo di fronte ad un trattamento inaccettabile, che giustamente indigna chiunque ami e rispetti gli animali e che ci induce, come LEIDAA, a partecipare in qualità di parte civile al procedimento penale avviato contro il responsabile, già individuato. Alla crudeltà e all’indifferenza abbiamo dichiarato guerra, e condurremo la battaglia fino in fondo, sui territori, dovunque esse si manifestino”.

“Ringrazio – aggiunge – la polizia municipale e l’amministrazione di Sciacca per il rapido ed efficace intervento. D’altra parte lo spettacolo cui gli agenti si sono trovati di fronte imponeva un’azione immediata: gli animali vivevano calpestando i loro escrementi in un luogo disseminato di insidie (lamiere, rifiuti ) con poco cibo e acqua. Ora invece sono ricoverati in un luogo adatto, sotto il controllo costante dei veterinari”.