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Il rifiuto della barbara pratica della caccia è un principio-base della coscienza animalista: in quest’alba del ventunesimo secolo essa appare quanto mai assurda e bizzarra.
Da millenni, nella nostra civiltà, la caccia non è più una fonte primaria di sostentamento, e da secoli non è più neanche una fonte accessoria. la chiamano “attività ricreativa” o addirittura “sport”, ma la sua vera essenza (come ha ben visto un grande cacciatore pentito, Lev Tolstoj) consiste semplicemente nel “perseguitare e uccidere” gli animali, esseri viventi come noi, “un atto stupido, crudele e nocivo al sentimento morale”. Leidaa vi si oppone da sempre e con ogni mezzo lecito.
Fortunatamente l’opinione pubblica è nettamente contraria all’attività venatoria (come dimostrano numerosi sondaggi, da ultimo…) e il numero d ei cacciatori è in continuo calo, almeno nel nostro Paese: erano1,7 milioni nel 1980, 751.876 nel 2007 (Istat), oggi si stima che siano circa 500mila Tuttavia la caccia è appoggiata da una potentissima lobby; quella della produzione di armi e munizioni per uso civile, sportivo e venatorio, che in Italia vale 7 miliardi 293 milioni pari allo 0,44% del Pil nazionale, con 87.549 occupati. Nel 2017 Il settore era cresciuto del 19% rispetto al 2010, trainato dall’export che incideva per il 90,3%
All’influenza dei cacciatori e dei produttori di armi sono molo sensibili le Regioni, sempre pronte ad escogitare deroghe rispetto alla normativa nazionale (legge 157/1992) ed europea (direttive uccelli ed habitat), anche a costo di affrontare l’impugnazione delle leggi regionali da parte dello Stato e le procedure d’infrazione avviate dalla Commissione europea
Leidaa sostiene tutte le iniziative legislative volte a limitare la caccia, a cominciare dalla proposta, avanzata dalla presidente, on. Michela Vittoria Brambilla, di abolire il primo comma dell’articolo 842 del c.civile che consente ai cacciatori di entrare sul terreno altrui per “prelevare” le prede.
Quindi ogni anno, che ci siano o ci siano stati incendi, alluvioni e pandemie, si consuma una strage nelle valli, nei boschi, nei campi, ovunque si muova un animale cacciabile. Leidaa si metterà sempre di traverso.
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