Un pacchetto di emendamenti “animalisti” alla legge di bilancio arriva da Noi moderati, che hanno fatto proprie le proposte dell’on. Michela Vittoria Brambilla. Il filo conduttore della battaglia è “la salute è un diritto per tutti”.
Il pacchetto prevede innanzitutto di assimilare al trattamento IVA dei farmaci (10%) gli “alimenti dietetici di animali da compagnia prescritti o raccomandati da un medico veterinario per la gestione di patologie o disturbi funzionali”. La seconda modifica istituisce un Fondo per il sostegno alle spese per prestazioni veterinarie per animali d’affezione conviventi con soggetti a basso reddito, che sarebbe dotato, per l’anno 2026, di 10 milioni di euro.
La proposta riconosce direttamente come “convenzionate” le prestazioni per l’identificazione e il controllo della riproduzione e affida ad un decreto del ministro della Salute, da emanare entro sei mesi, il compito di individuare quelle diagnostiche che saranno erogate dagli Istituti zooprofilattici sperimentali nell’ambito dei servizi per l’igiene urbana veterinaria e per la diagnosi delle zoonosi urbane. “Mi batto da sempre – ricorda l’on. Brambilla – perché sia superato l’iniquo regime fiscale al quale soggiacciono i proprietari e i detentori di animali d’affezione. Per l’anno 2026 ripartiamo dall’esigenza di sostenere i cittadini economicamente più deboli che devono tutelare la salute del proprio animale, per ragioni di equità e in nome del principio, ormai largamente condiviso, della “salute unica”.
Le risorse investite nella riduzione dell’Iva e nel Fondo sono in realtà investite per un aumento della qualità della vita degli anziani: si tratta infatti dei soggetti più deboli proprietari di animali. Così si possono prevenire abbandoni e randagismo e si garantisce la salute degli animali che di fatto condividono con noi gli spazi quotidiani”.