BIOPARCO DI ROMA, VALERI (LEIDAA ROMA): “SINDACA RAGGI DIMOSTRA DI NON AVERE A CUORE LE ESIGENZE ETOLOGICHE DEGLI ANIMALI SELVATICI”

“Non un simbolo di speranza ma di prigionia: le leonesse, come tutti gli animali selvatici, avrebbero il diritto di vivere nel proprio habitat naturale e non in una gabbia”. A dirlo è Cristina Valeri, presidente della sezione di Roma della Lega Italiana Difesa Animali e Ambiente, commentando le dichiarazioni della sindaca della capitale, Virginia Raggi, che ha definito “simbolo di speranza” la nascita di due cucciole di leone asiatico al Bioparco di Roma (nate il 29 aprile ma incontrate da Raggi nella giornata di ieri). “Definire – come ha fatto la prima cittadina di Roma – il Bioparco come un luogo importante per la tutela e la salvaguardia di specie protette e in via di estinzione vuol dire non avere la minima idea delle esigenze etologiche di animali che hanno bisogno di spazi immensi e di un clima totalmente diverso dal nostro. Vuole dire, come nel caso delle botticelle, tradire per l’ennesima volta le promesse elettorali: basti pensare che nel programma del 2016 il M5S prometteva una ‘progressiva riconversione del Bioparco in una struttra destinata all’accoglienza di animali esotici’ e ‘l’abbandono delle logiche commerciali legate alla strumentalizzazione degli animali’”. “Come LEIDAA Roma – aggiunge Cristina Valeri – facciamo appello a tutte le famiglie perché non portino i loro figli al Bioparco: noi li preferiamo liberi, al contrario di quanto sostiene la Raggi secondo cui vedere gli animali in un recinto insegnerebbe ai bambini a conoscerli e rispettarli”.

(Cristina Valeri, foto di repertorio)