Hanno ucciso Bambi, un daino fuggito dall’agriturismo di Torricella e che da giorni si aggirava nelle campagne di Manduria. Come riporta Lavocedimanduria.it si tratta di residenti a Manduria, di età compresa fra i 40 e i 64 anni. Alcuni di loro avevano una licenza di caccia scaduta e per tutti è stata disposta la revoca del permesso venatorio. Gli agenti di polizia hanno effettuato perquisizioni nelle loro abitazioni trovando un piccolo arsenale composto da 13 fucili da caccia, tutti sequestrati. I denunciati devono rispondere a vario titolo di crudeltà, lesione e conseguente morte di animale, oltre alle sanzioni per esercizio abusivo di caccia, di macellazione clandestina e forse anche di bracconaggio. Rischiano la reclusione sino a due anni e una multa che può raggiungere i 45 mila euro. Uno dei cacciatori avrebbe esploso a bruciapelo un colpo di fucile alla testa. Il corpo senza vita del daino sarebbe stato poi trasportato in un casolare dove sarebbe stato macellato e le sue carni spartite tra i cinque complici.
“In qualità di esponente della Lega Italiana Difesa Animali e Ambiente di Manduria intendo farmi portavoce di tutti i volontari, esprimendo la loro indignazione per l’atroce uccisione di “Bambi” – ha commentato il presidente della sezione Leidaa di Manduria Andrea Buccoliero – Azioni del genere confermano purtroppo l’inciviltà e l’orrore che, ancora troppo spesso, regnano sovrani nel nostro Sud, specie in ambito venatorio. Per questo la Leidaa Manduria grida a gran voce: ‘Facciamo giustizia per Bambi, fermiamo la caccia!’”.
(Daino in una foto di repertorio)