Sala gremita e grande interesse, ieri sera a Reggio Emilia, per la presentazione di “Manifesto animalista”, il saggio autobiografico dell’ex ministro del Turismo Michela Vittoria Brambilla, capolista per il Pdl alla Camera nella circoscrizione Emilia Romagna, il politico italiano che più di chiunque altro ha dedicato tempo ed energia alla difesa degli animali.
Nel locale “Genius” di via Lombardia tantissime persone hanno seguito la presentazione e molte hanno pazientemente atteso il proprio turno per avere una copia firmata del libro. Ogni capitolo – salvo l’ultimo, dedicato alle emergenze ambientali – affronta un argomento “animalista” e sostiene una tesi, ma contiene anche ricordi e “ritratti di animali” che hanno contato qualcosa, quasi sempre tantissimo, nella vita dell’autrice. Così, leggendo di vivisezione, ci si imbatte nei beagle del famigerato allevamento “Green Hill” di Montichiari, nel capitolo sui randagi si incontra la cagnetta Stasy e così via, con la scrofa Bella, la puledrina Giulietta, le daine Viola e Iris, l’asino Ugo e tanti altri abitanti di un bestiario molto personale. “A qualcuno – ammette l’ex ministro – sembrerà che umanizzo troppo i miei animali. Ma sono nata e vissuta in mezzo a loro. Sono i miei compagni, i miei amici, il mio mondo. E non riesco a guardarli con occhi diversi”. Chi è interessato alle battaglie animaliste non resta certo deluso. Il libro è un “Manifesto” non solo nel titolo. Contiene e motiva un programma politico e culturale: “Abolire la vivisezione, riconoscere agli animali lo status di esseri senzienti, portatori di diritti, e punire più severamente maltrattamento e abbandono, combattere a fondo il randagismo, rivendicare la nostra libertà di convivere serenamente con gli animali, vietare l’allevamento e l’uccisione di animali per produrre pellicce, abolire zoo e spettacoli con animali, abolire palii e sagre che comportano lo sfruttamento di animali, abolire gli allevamenti intensivi e promuovere una cultura vegetariana, abolire la caccia, difendere il pianeta e, impegnarsi, a partire dai piccoli gesti della vita quotidiana, per uno sviluppo sostenibile”. Tutto ciò in nome di una moderna visione del rapporto tra uomo e animale, non divisi dall’abisso che distingue l’animato dall’inanimato, ma uniti dal comune dono della vita.
Infine “Manifesto animalista” è anche un’iniziativa benefica: i diritti d’autore serviranno a finanziare interventi per la tutela degli animali.
Reggio Emilia, 16 Febbraio 2013