Un cagnolino di proprietà Brian, tre anni, cinque chili di peso, del tutto innocuo, scomparso l’11 gennaio e ritrovato con la testa sott’acqua in una fontana pubblica, parzialmente scuoiato, con ferite su tutto il corpo e in particolare piaghe sul collo prodotte da una corda. Questo orrore accade a Blufi, un paesino sulle Madonie, in provincia di Palermo. La Lega italiana per la Difesa degli Animali e dell’Ambiente, presieduta dall’on. Michela Vittoria Brambilla, non solo presenta denuncia e avverte che intende rivalersi sul responsabile, se sarà individuato, ma segnala questo gravissimo caso, purtroppo rappresentativo di una realtà più vasta, al presidente della Regione Sicilia, Renato Schifani, perché faccia tutto quanto è in suo potere per arginare l’ondata di violenze contro gli animali che coinvolge specialmente l’isola e il Meridione d’Italia e al presidente del Senato, Ignazio La Russa, perché, con la sua autorità, favorisca la rapida approvazione anche nella Camera alta della riforma sui reati contro gli animali di cui l’on. Brambilla è prima firmataria ed è stata relatrice. “Se il testo fosse già legge – sottolinea la deputata – l’autore, o gli autori, di un gesto così efferato correrebbero concretamente il rischio di finire in carcere. Rischio che oggi non c’è”.
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