CINGHIALE CATTURATO CON UN LACCIO IN ACQUA A MALAMECCO (VENEZIA), ON. BRAMBILLA: “MALTRATTAMENTO GRAVISSIMO, DOBBIAMO PUNIRE DURAMENTE TUTTI GLI ATTI AI DANNI DEGLI ANIMALI SELVATICI”

“Una grave e intollerabile forma di maltrattamento ai danni di un cinghiale che non può passare sotto traccia: i responsabili devono essere identificati e puniti”. Commenta così l’on. Michela Vittoria Brambilla, presidente della Lega Italiana Difesa Animali e Ambiente il video – diffuso da Venezia Today – che mostra un cinghiale con una corda stretta intorno al corpo che cerca di nuotare. Due uomini, in barca, tengono la corda e riprendono, il tutto con in sottofondo commenti come “Ragazzi, tutti prendono seppie e noi prendiamo cinghiali. Ce l’abbiamo in corda! Bravo, stai a galla”.

Non è chiaro se il cinghiale, alla fine, sia annegato. “Atti del genere – commenta l’ex ministro del Turismo – devono essere stigmatizzati in maniera adeguata: non solo i responsabili vanno individuati e puniti come previsto dalla legge, ma non deve mai passare il concetto che il male fatto agli animali selvatici venga considerato meno grave rispetto a quello ai danni degli animali domestici: sono tutti esseri senzienti, che hanno diritto a vivere e non soffrire e meritano di essere tutelati al meglio. La fauna selvatica, inoltre, deve essere gestita da personale esperto: per questa ragione la Lega Italiana Difesa Animali e Ambiente, di cui mi onoro di essere presidente, gestisce il Cras ‘Stella del Nord’ che, grazie all’impegno di professionisti e volontari specializzati nella cura dei selvatici, salva e dona una nuova vita a cinghiali, volpi, daini e tantissimi altri animali dei nostri boschi”.