CIRCHI CON ANIMALI, INTERGRUPPO PARLAMENTARE AL GOVERNO: “NON SI LASCI CADERE LA DELEGA CHE NE PREVEDE IL SUPERAMENTO”

Non si lasci cadere il principio del superamento dell’utilizzo degli animali nelle attività circensi e di spettacolo viaggiante. Lo chiede l’Intergruppo parlamentare per i diritti degli animali, che sollecita il governo ad esercitare la delega in materia entro il termine previsto dalla legge 175/2017, il 27 dicembre 2018, oppure a rinviare la scadenza con il prossimo decreto “milleproroghe” o un provvedimento con lo stesso effetto.

La delega – si legge nel testo della lettera predisposta dalla presidente dell’Intergruppo, on. Michela Vittoria Brambilla, e ancora alla firma dei parlamentari – “contiene un principio di civiltà ormai affermato in molti Paesi europei ed extraeuropei: il superamento dell’utilizzo degli animali nelle attività circensi e negli spettacoli viaggianti, che a nostro avviso è vitale non lasciar cadere. Il circo con animali è uno spettacolo anacronistico e avvilente, che snatura la natura, impone a leoni, tigri, giraffe etc sofferenze inutili e offende la sensibilità dell’opinione pubblica”.

Perciò – conclude il testo – “ci auguriamo, pur consapevoli della complessità della materia e dei tempi tecnici richiesti dalla concertazione, che la delega per disciplinare il superamento di questa grave forma di sfruttamento sia esercitata entro la scadenza indicata dalla legge, il 27 dicembre prossimo. In alternativa, chiediamo che il termine per l’esercizio della delega sia opportunamente differito nel prossimo decreto “milleproroghe”, o in altro provvedimento di eguale forza, in modo da difendere, contro qualsiasi lobby o interesse particolare, il principio del superamento del circo con animali sancito l’anno scorso dal voto del Parlamento”.

“Il circo con animali – ricorda l’on. Brambilla, a nome dei colleghi dell’Intergruppo – è semplicemente una vergogna, una forma di spettacolo ottocentesca, che ripugna alla sensibilità della maggioranza degli italiani e perpetua forme inaccettabili di sofferenza e un modello di grottesca sottomissione dell’animale all’uomo ormai estraneo alla nostra società”.