EUROPEE, BRAMBILLA: “SI’ AI PUNTI PROGRAMMATICI DELLA LEIDAA, SI PRONUNCI ANCHE IL PARLAMENTO ”

Tra i temi individuati dalle associazioni e totalmente condivisi (vedihttp://www.iovotoconilcuore.it), l’on. Brambilla si è soffermata soprattutto sulla questione dei test in vivo (la revisione della direttiva 2010/63 è in calendario per il 2017) e sul problema, attualissimo, della tutela degli animali da compagnia a livello europeo, chiedendo a forze politiche e candidati di impegnarsi per la lotta non cruenta al randagismo e il contrasto al traffico di cuccioli. “Già nel 2010 – sottolinea l’ex ministro – il Consiglio dei ministri dell’Unione ha chiesto alla commissione europea di intervenire sulla tutela degli animali da compagnia e sulla loro circolazione. Io dico, con linguaggio meno diplomatico, che non possiamo più assistere alle stragi che avvengono per le strade della Romania o alla tragedia delle “perreras” spagnole, come al proliferare delle “fabbriche di cuccioli” in Ungheria e Slovacchia. E’ quindi essenziale che le forze politiche e i candidati al Parlamento europeo s’impegnino per imporre in tutto il continente il principio del divieto di uccisione di cani e gatti, l’obbligo di sviluppare programmi di prevenzione del randagismo con adeguate campagne di sterilizzazione, la promozione di adozioni, l’identificazione tramite microchip e registrazione obbligatoria collegata a un sistema europeo di tracciabilità, l’ istituzione della banca dati dei passaporti accessibile e consultabile in tutta l’UE, il sostegno a  misure contro il traffico di cuccioli, mentre vanno disincentivati l’allevamento e la vendita”.

Il dibattito non deve svolgersi solo all’interno dei partiti. “Proprio in questi giorni – aggiunge Michela Vittoria Brambilla – sta cambiando il governo del paese. Il che renderà ancor più stringente l’esigenza di un ampio dibattito parlamentare sull’Italia in Europa e sul semestre europeo che ci apprestiamo a guidare. In quell’occasione presenterò una mozione sulla quale saranno invitate ad esprimersi tutte le forze politiche. E mi aspetto che,  proprio nei prossimi mesi, le questioni che ho elencato vengano finalmente affrontate in maniera compiuta”. Guai a sottovalutare il tema: “Gli animali – conclude la parlamentare di Fi – non votano, ma gli europei che li amano sì. Credo che partiti e candidati ne debbano tenere conto”.

Milano, 20 Febbraio 2014