GREEN HILL, BRAMBILLA : “INVITO LA MARSHALL AD ANDARSENE VIA DALL’ITALIA

Trattenere due giorni in carcere i ragazzi è stato un atto che considero sproporzionato e come me la pensano i tanti italiani che hanno manifestato la loro solidarietà”. Questo il commento dell’on. Michela Vittoria Brambilla all’indomani della scarcerazione dei dodici protagonisti del blitz di Montichiari. “In carcere – prosegue – devono stare i delinquenti, non certo persone che volevano solo salvare la vita a creature indifese. E vorrei ribadire che, dal mio punto di vista, i trenta cuccioli non sono stati rubati ma liberati.  Perchè ognuno dei cagnolini detenuti nel lager di Green Hill é destinato a morire tra terribili sofferenze nei laboratori di vivisezione europei. Non vogliamo essere complici di queste atrocità”.
“Per tale ragione – continua l’ex ministro anche a nome della Federazione Italiana Associazioni Diritti Animali e Ambiente – invito la Marshall ad andarsene via dal nostro paese. É evidente che la loro presenza in Italia non é gradita. E contestualmente formalizzo la nostra richiesta di ottenere in adozione non solo i cuccioli che le forze dell’ordine hanno tolto dalle braccia dei manifestanti, ma tutti i beagle di Green Hill. Siamo disposti ad acquistarli, consapevoli che si tratterebbe di una cifra molto alta, pur di salvarli. Avevo già prospettato questa ipotesi al direttore dell’allevamento, Bernard Gottì, alcuni mesi fa, ma senza successo. Ora la presento in forma ufficiale: chiedo alla  Marshall di poter ritirare tutti i cani di Green Hill e mi aspetto di avere una risposta al più presto. Perché troppo tempo è passato e troppi cagnolini sono morti”.
“Per anni – conclude l’on. Brambilla – i cittadini sono stati presi in giro da chi promuove una ricerca eticamente inaccettabile, i cui risultati sono pericolosi e fuorvianti per la salute umana,  portata  avanti solo per difendere i grandi interessi economici di potenti ed arroganti multinazionali. Una ricerca lontana dalle acquisizioni e dagli sviluppi della scienza moderna, da metodi alternativi come le  colture di cellule e tessuto umano, che sono gli unici in grado di dare risposte predittive per la nostra salute. Il tempo delle bugie è finito”.

Milano, 01 Maggio 2012