“Grazie a tutti coloro che ci sostengono e che credono, come noi, che ogni vita meriti di essere difesa. Sempre”. Così l’on. Michela Vittoria Brambilla, presidente della Lega italiana per la Difesa degli animali e dell’Ambiente, conclude il tradizionale riepilogo dell’anno appena trascorso, ricco di novità, tra luci ed ombre, augurando a tutti un felice 2025.
“L’approvazione alla Camera della mia proposta di legge sui reati contro gli animali – afferma – è una delle principali note positive, una grande vittoria che attendevamo da tempo: dopo il sì definitivo, chi maltratta, uccide, abbandona, sfrutta e fa del male agli animali sarà finalmente punito più severamente. Novità che cominciano già dal titolo: non parliamo più di “delitti contro il sentimento per gli animali” bensì di “delitti contro gli animali”. A cascata abbiamo previsto l’aumento delle pene per tutti i principali reati a danno di chi non ha voce, a cominciare da uccisione e maltrattamento che da soli rappresentano il 68,6 per cento dei procedimenti, e nuove aggravanti. Nel caso dell’uccisione, “se il fatto è commesso adoperando sevizie o prolungando volutamente le sofferenze dell’animale” si passa a un anno di reclusione nel minimo e quattro nel massimo, con una multa raddoppiata da 10 mila euro nel minimo a 60 mila euro nel massimo. Per il maltrattamento si passa da tre mesi nel minimo e diciotto nel massimo a sei mesi nel minimo e due anni nel massimo, accompagnati sempre dalla multa (tra i 5 mila e i 30 mila euro) che oggi è alternativa alla reclusione.
Per chi organizza spettacoli e manifestazioni vietate, oltre alla reclusione, è prevista una multa minima di 15mila euro (nel codice precedente erano solo 3mila) che può arrivare fino a 30mila. Grande novità per i combattimenti e competizioni fra animali: non verrà punito solo, e più severamente, chi li organizza, ma anche chi partecipa a qualsiasi titolo con una multa compresa fra i 5 e i 30mila euro. Una scelta che, sono certa, costituirà un elemento di forte dissuasione così come le sanzioni più severe per traffico di cuccioli, uccisione e cattura di specie protette, abbandono e detenzione del cane a catena (per la quale viene istituito per la prima volta un divieto nazionale) e molto altro”.
“Altri successi – sottolinea – sono arrivati nelle aule dei tribunali, primo tra tutti l’ordinanza con cui il Consiglio di Stato, l’11 novembre, ha sospeso – di fatto, annullato – la delibera della Regione Abruzzo che autorizzava l’abbattimento di 469 cervi considerati “in soprannumero”. È stato inoltre fissato il processo per il responsabile dell’uccisione dell’orsa Amarena, nel quale LEIDAA chiederà di intervenire come parte civile. Efficace anche la protezione che i nostri ricorsi, tra agosto e settembre, hanno garantito ai lupi nel mirino del presidente dell’Alto Adige: l’abbattimento è stato impedito”.
“Purtroppo – aggiunge – all’approvazione della legge Brambilla e ai successi in tribunale fanno da contraltare una serie di note dolenti di in un 2024 molto difficile per la tutela degli animali, soprattutto selvatici. Basti pensare all’abbattimento in Trentino, con il crisma dell’ufficialità, di tre orsi. Il presidente della Provincia, Maurizio Fugatti, ha fatto approvare una legge che gli consente di abbattere fino a 8 orsi l’anno (compresi i cuccioli), ha respinto l’offerta avanzata da LEIDAA di trovare o creare un rifugio per gli esemplari cosiddetti “problematici” e ha messo a punto un “metodo” per ucciderli PRIMA che le associazioni possano ricorrere al Tar. Così, tra febbraio e dicembre, hanno perduto la vita M90, KJ1 ed M91, che si aggiungono agli orsi trovati morti nei boschi, in alcuni casi spacciati dai bracconieri. Un’altra pessima notizia è arrivata da Strasburgo il 3 dicembre quando è stato deciso il declassamento del livello di protezione del lupo, un grave errore scientifico e politico. Tra pochi mesi sarà più facile sparare a questi meravigliosi animali”.
“Ovviamente – è l’impegno della presidente – noi non arretreremo di un millimetro e continueremo a difendere tutta la fauna selvatica e a promuovere una nuova cultura di rispetto nei confronti di queste creature, proprio come ogni giorno facciamo nel nostro CRAS Stella del Nord, il primo centro recupero di animali selvatici della nostra LEIDAA, diventato ora punto di riferimento nazionale per il soccorso e la cura degli animali in difficoltà. Con il nostro CRAS siamo riusciti infatti a diffondere la consapevolezza che tutte le creature, dalla più piccola alla più grande, hanno gli stessi diritti. E il primo tra tutti è il diritto alla vita. Un grande contributo in questa direzione è stato reso anche quest’anno dalla trasmissione televisiva “Dalla Parte degli Animali”, in onda la domenica su Rete4 di cui LEIDAA è parte attiva. La televisione è uno strumento potente per diffondere nel paese una nuova coscienza animalista, per affermare finalmente il riconoscimento dei diritti di tutti gli animali quali esseri senzienti”.
Non solo: combattere l’abbandono ed il randagismo – ricorda – è sempre la nostra primaria missione. Non ci rassegneremo mai a vivere in un paese che vede nascere e morire cani e gatti sulla strada senza riuscire a cancellare questa vergogna. Quasi ogni giorno, soprattutto al Sud, le nostre sezioni hanno salvato tantissimi di loro. Alcune storie le abbiamo raccontate sui social: veri e propri miracoli! Ma c’è ancora tanto da fare, anche per creare in tutto il paese una nuova cultura di amore e rispetto per gli animali ed i loro diritti. E così, accanto alle grandi battaglie che ogni giorno combattiamo con impegno incessante, c’è quella contro i maltrattamenti e lo sfruttamento di tutti gli animali, le manifestazioni anacronistiche, le competizioni illegali; il grande lavoro per eliminare gli animali dai circhi, per fermare gli allevamenti intensivi, veri e propri lager che, oltre a negare il rispetto di ogni diritto agli animali, creano anche una grave ferita all’ambiente. E poi la battaglia contro la sperimentazione sugli animali, tanto crudele quanto pericolosa, e l’impegno contro la caccia, che riusciremo ad abolire con la forza degli italiani che non possono più tollerare che pochi individui trovino divertimento nel togliere la vita a meravigliosi animali, patrimonio di tutti”.
“Infine – conclude – le tantissime azioni di solidarietà a vantaggio degli amici a quattro zampe. Ultima in ordine cronologico la grande distribuzione di cibo per i rifugi dell’Emilia-Romagna danneggiati dalle nuove alluvioni, per sostenere le realtà più colpite: oltre novemila chili di crocchette per cani e gatti, pari a 15 bancali e 50.000 pasti a decine e decine di associazioni delle province di Bologna, Modena, Ravenna, Imola, Faenza, Ferrara e Rimini che hanno riportato danni dalle esondazioni e che non godono di finanziamenti o aiuti pubblici. Questo e tanto altro ancora è LEIDAA, questi sono i nostri volontari, questi gli animali che salviamo. Questo il nostro impegno incessante per difendere chi non ha voce, per essere sempre dalla parte dei più deboli: tutti gli animali”. “Grazie a tutti coloro che ci sostengono e che credono, come noi, che ogni vita meriti di essere difesa. Sempre”.
Il video di un anno di LEIDAA è scaricabile al link https://drive.google.com/file/d/1U04mfd_g2_OMD8PHG5NKHuUWfAthCIyC/view?usp=sharing e visibile al link https://youtu.be/o_SnyU6d9Tw