“Soddisfazione e gratitudine” sono satte espresse dall’on. Michela Vittoria Brambilla, presidente del Movimento animalista e della Lega italiana per la Difesa degli animali e dell’ambiente, per la conclusione delle indagini dei carabinieri del nucleo investigativo del comando provinciale e della Forestale di Rimini sul caso del lupo ucciso nel novembre scorso a Coriano, che hanno condotto all’identificazione alla denuncia di due allevatori per i reati di maltrattamento, cattura, uccisione e furto aggravato di un esemplare di specie animale particolarmente protetta.
“Oltre alla responsabilità penale delle persone coinvolte, che sarà accertata dalla magistratura – osserva l’on. Brambilla – nel triste episodio di Coriano e nei moltissimi casi analoghi lungo tutto lo Stivale c’è una responsabilità oggettiva da non sottovalutare: quella delle istituzioni. Un governo che tentenna sulla protezione del lupo, Regioni e Province che apertamente dichiarano guerra ai grandi carnivori, patrimonio inestimabile di tutta la collettività, finiscono con l’incoraggiare le “iniziative personali” di chi vorrebbe risolvere con metodi violenti il problema del “lupo cattivo”. La risposta della politica dovrebbe essere ferma com’è stata quella delle forze dell’ordine, che non finiremo mai di ringraziare. Governo e amministratori locali riflettano: basta con la guerra agli animali selvatici, a maggior ragione se di specie protetta”.
La Lega Italiana Difesa Animali e Ambiente e il Movimento animalista si costituiranno parte civile nel processo.