NUOVA OPERAZIONE LEIDAA E NAS CONTRO IL TRAFFICO ILLEGALE DI CUCCIOLI

Mvb_e_cuccioli_dellest_sequestrati_dalla_Leidaa_1E’ scattata nei giorni scorsi l’operazione condotta dalla Lega Italiana Difesa Animali e Ambiente (Le.I.D.A.A) e dai NAS di Melzo (MI), che ha portato alla scoperta e al sequestro di 71 cuccioli di razza detenuti presso un magazzino di Liscate (MI) e appena importati illegalmente dall’Est Europa. Si tratta dell’ennesima operazione messa in campo dall’associazione animalista che ha da tempo dichiarato guerra ai trafficanti di povere creature che, strappate prematuramente alle loro madri, vengono inviate nel nostro paese senza i requisiti sanitari di legge e spesso non sopravvivono. Da alcune settimane il responsabile del Nucleo operativo della Leidaa, Antonio Colonna, stava svolgendo accertamenti e approfondimenti sulla base di segnalazioni che ipotizzavano l’arrivo di un grosso carico di cuccioli (tutti cani di piccola taglia) destinato ad alimentare il mercato milanese. Avuta conferma della consegna, è scattato il blitz coordinato dal comando dei Carabinieri di Melzo. Al titolare del negozio sono stati contestati i reati di importazione illegale di animali e falsificazione di documenti. Infatti, dai primi accertamenti effettuati dal personale veterinario presente al momento del sequestro, i cuccioli avrebbero tutti meno di 12 settimane, l’età minima per essere introdotti nel nostro Paese secondo la legge 201 del 2011. I cuccioli – 8 spitz, 2 Shitzu, 12 cavalier, 17 maltesi, 4 chihuahua, 2 beagle, 6 yorkshire, 3 bouledogue francese, 1 golden retrive er, 2 j.russel, 8 bolognesi e 3 pintscher – sono solo le ultime vittime di un commercio senza scrupoli che ormai registra numeri elevatissimi. Solo negli ultimi tre mesi del 2012 sono stati 7-800 i cuccioli sequestrati alla frontiera e il fenomeno non pare in attenuazione.”Il traffico illegale di cuccioli di razza è ormai un vero e proprio allarme sociale. – afferma l’on. Michela Vittoria Brambilla, presidente della Le.I.D.A.A. – Bisogna ricordare che dietro lo sguardo tenero di uno di questi cagnolini si nasconde un’industria spietata. Le cagne vengono fatte partorire ad ogni calore e vengono tenute in gabbia per tutta la vita; i cuccioli vengono tolti alla madre a pochi giorni di vita e caricati su furgoni o camion a gruppi di centinaia, incuranti delle condizioni al limite della sopravvivenza a cui sono sottoposti per diverse ore di viaggio; i controlli sanitari non esistono e spesso questi cuccioli presentano patologie che si appalesano solo dopo l’acquisto e che in molto casi provocano il decesso. Invito, quindi, gli italiani a riflettere prima di acquistare un cagnolino di razza e a diffidare di coloro che propongono cuccioli attraverso annunci internet, alle fiere o in allevamenti multirazza. Nella maggior parte dei casi si tratta, infatti, di animali provenienti dall’est Europa.”

Milano, 18 Giugno 2013