“Credo che nel terzo millennio il circo con animali sia una barbarie che non trova più alcun tipo di giustificazione a quella che è la mutata coscienza collettiva nei confronti degli animali. Perché in questi anni c’è stato un progresso culturale e sociale nel Paese per cui nessuno è più disposto non solo a giustificare, ma anche a tollerare la crudeltà nei confronti degli animali. E’ il motivo per cui i circhi non sarebbero in grado di sopravvivere se non perché ricevono contributi pubblici. Invito le mamme romane a non portare i loro figli al circo”. Lo afferma in una intervista a Il Tempo Michela Vittoria Brambilla, deputata forzista ed autrice di un ddl per la dismissione degli animali dai circhi. E aggiunge: “Ho due figli e non li ho mai portati. Non dobbiamo insegnare ai nostri figli che il corretto rapporto uomo – animale sia quello della umiliazione, sottomissione, della tortura vera e propria sugli animali. Che è un dato di fatto. Vedere animali maestosi e fieri, come un leone o una tigre, spogliati della loro dignità è roba da censurare agli occhi dei più piccoli”. “nel cuore degli italiani il rifiuto del circo che sfrutta gli animali si è affermato da un pezzo, nel nostro sistema normativo no. Perché i cambiamenti culturali nel Paese avvengono in un modo e i Parlamenti hanno sempre più difficoltà, perché spesso riescono a fare breccia al loro interno lobby di interesse. Ora mi auguro sia la volta buona. Conto che la voce degli italiani che ci hanno eletto sia molto più forte di quella dei signori che lucrano sulla sofferenza degli animali che vivono ‘in scatola’. Sa qual è la cosa più scandalosa? Che la gente non sa che i propri soldi finiscono anche per mantenere queste attività”.
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