TRE ANNI DI ANIMALI E AMBIENTE IN COSTITUZIONE, INTERGRUPPO PARLAMENTARE: “RIFORMA RIVOLUZIONARIA CHE STA DISPIEGANDO I SUOI EFFETTI”

“Una riforma rivoluzionaria che sta dispiegando i suoi effetti nelle aule dei tribunali e in quelle del Parlamento. Tra questi l’approvazione, alla Camera, della pdl sui reati a danno degli animali”. Così, nel terzo anniversario della promulgazione, l’Intergruppo parlamentare per i Diritti degli Animali e la Tutela dell’Ambiente, definisce la legge costituzionale che, modificando gli articoli 9 e 41 della Costituzione, attribuisce alla Repubblica anche la tutela dell’ambiente, della biodiversità e degli ecosistemi, introduce il principio di tutela degli animali da realizzare nelle forme e nei modi previsti dalla legge statale e sancisce che l’attività economica, pur libera, non può svolgersi in danno della salute e dell’ambiente.

“È bastata l’introduzione del principio, collocato tra i principi fondamentali – osservano i parlamentari dell’Intergruppo presieduto dall’on. Michela Vittoria Brambilla – per dare più forza ai tanti ricorsi che le associazioni animaliste presentano nei Tribunali ordinari e amministrativi a difesa degli animali. Ma il legislatore deve completare l’opera e intervenire sulle leggi, a cominciare da quelle penali. Come ha fatto la Camera dei deputati, approvando la pdl AC30, che inasprisce le pene a carico di chi uccide e maltratta gli animali. Un grande giurista come Franco Frattini ammoniva: “Va rapidamente cambiato il codice penale, per dare attuazione a queste norme, perché senza attuazione una norma costituzionale resta una bandiera. A noi serve una norma che tocca comportamenti concreti che li punisce o li impedisce”. La Camera ha raccolto il testimone – conclude l’Intergruppo – auspichiamo che il Senato trasformi presto la pdl in legge”.