UN ANNO DI LEIDAA: DALLA LEGGE BRAMBILLA ALLA LOTTA AL RANDAGISMO, LE TANTE BATTAGLIE E I SUCCESSI DEL 2025

Anche l’anno che sta per concludersi ha portato novità di grande importanza per la Lega Italiana per la Difesa degli Animali e dell’Ambiente, in nome di tutti coloro che amano gli animali e vogliono vedere rispettati i loro diritti.
Ricorderemo il 2025 come l’anno della definitiva approvazione e dell’entrata in vigore della legge Brambilla sui reati contro gli animali, una grande vittoria che l’Italia attendeva da più di vent’anni.

La nuova legge, pubblicata sulla Gazzetta ufficiale n. 137 del 16 giugno, è entrata in vigore il 1° luglio 2025. Si tratta di una vera e propria rivoluzione. Si cambia finalmente la prospettiva: gli animali, tutti gli animali e di ogni specie, diventano esseri senzienti, tutelati in via diretta da una legge che rende loro giustizia. Tutte le pene per chi commette reati nei loro confronti sono inasprite in maniera importante, a partire dall’uccisione di animale che prevede fino a 4 anni di reclusione e fino a 60mila euro di multa sempre abbinata. In caso di maltrattamento si prevede il carcere fino a due anni e 30mila euro di multa. Tutte le pene potranno essere aumentate di un terzo, se i fatti sono commessi alla presenza di minori, nei confronti di più animali, o se sono diffusi attraverso strumenti informatici e telematici. Basterà partecipare come semplice spettatore a combattimenti e competizioni tra animali per incorrere in una pena detentiva fino a 2 anni e una multa di 30mila euro, mentre per gli organizzatori si passa a una previsione di quattro anni e 160mila euro di sanzione pecuniaria. Di particolare rilievo anche l’introduzione a livello nazionale del divieto di tenere il cane alla catena e la norma procedurale che, da Nord a Sud, ha già consentito alle associazioni di ottenere l’affido definitivo, dietro cauzione, di centinaia di animali sequestrati in qualsiasi fase del provvedimento: non torneranno più nelle mani di chi ha fatto loro del male, come accadeva prima.

Grazie al nostro impegno con il ministero della Salute abbiamo poi ottenuto l’autorizzazione all’utilizzo di un antivirale umano per combattere la Fip, la peritonite infettiva felina, una malattia con esito mortale nel 96 per cento dei casi sintomatici. Fino a quel momento i proprietari potevano solo rivolgersi, con tutti i rischi del caso, al mercato illegale online, pur di salvare la vita dei loro gatti. E siamo sempre impegnati sul fronte della “salute come diritto di tutti” nel tentativo di ridurre la pressione fiscale su cure e alimenti veterinari e di assicurare servizi sanitari in convenzione per i soggetti più deboli proprietari di animali d’affezione.

Dalla politica alla giustizia. Nelle aule dei Tribunali LEIDAA conduce numerose battaglie a difesa degli animali. Ricordiamo i ricorsi amministrativi contro i decreti dei governatori del Trentino e dell’Alto Adige che volevano abbattere orsi e lupi, la partecipazione come parte civile a processi per reati a danno degli animali (come, per esempio, il procedimento in corso ad Avezzano per l’uccisione dell’orsa Amarena, quello di Catanzaro per gli abusi sugli animali utilizzati nei test all’Università “Magna Grecia” o quello di Ferrara sul maltrattamento dei macachi), la raffica di denunce per reati a danno degli animali commessi prima e dopo l’entrata in vigore della legge Brambilla.

La protezione della fauna selvatica rimane il nostro grande fronte di impegno, proprio come ogni giorno facciamo nel nostro CRAS Stella del Nord, il centro recupero di animali selvatici della LEIDAA, diventato ormai punto di riferimento nazionale per il soccorso e la cura degli animali in difficoltà, che salva migliaia di vite ogni anno. Ferma e senza compromessi resta la nostra opposizione alla caccia, una pratica crudele che intendiamo abolire, proprio come chiede la maggioranza dei cittadini. Gli animali selvatici sono un patrimonio di tutti noi e non intendiamo più permettere che avvengano stragi da parte di qualche migliaio di persone che si divertono a togliere la vita a meravigliose creature dei boschi e dei cieli.

Lottiamo contro tutte le nostre forze contro i canili lager, gestiti da chi sfrutta e uccide i poveri randagi per ricavare profitto: non ci fermeremo fino a che non saranno cancellati per sempre dal nostro paese. Combattere l’abbandono ed il randagismo è e sarà sempre una delle nostre principali missioni. Non ci rassegneremo mai a vivere in un’Italia che vede nascere e morire cani e gatti sulla strada. Quasi ogni giorno, soprattutto al Sud, le donne e gli uomini delle sezioni di LEIDAA, veri e propri eroi, ne salvano tantissimi. Cuccioli buttati via come spazzatura, animali denutriti, malati o vittime di abusi che si trascinano nel degrado totale. Alcune storie le abbiamo raccontate sui social, come quella appena, a lieto fine, della femmina di pastore tedesco di nome Bella, legata con un guinzaglio a strozzo e trascinata per chilometri a san Giovanni Vesuviano su una bici elettrica per poi accasciarsi esanime quando sono intervenuti i carabinieri. Altre storie arrivano in tv, a “Dalla parte degli animali”, la trasmissione in onda la domenica su Rete4 che trova casa agli animali che non ce l’hanno, con la quale LEIDAA collabora da sempre, per diffondere una nuova cultura di amore e rispetto per tutte le creature. Sul fronte della prevenzione abbiamo avviato, partendo da Palermo, “le giornate del microchip gratuito” in cui l’inoculazione, grazie alla legge Brambilla, è offerta senza sanzioni per i proprietari o i detentori finora inadempienti.

A proposito di animali salvati, non possiamo dimenticare Minerva, la mucca di venti mesi destinata al macello, fortunosamente evasa in settembre e “latitante” per settimane in Brianza. L’abbiamo riscattata e siamo riusciti a metterla in salvo tra mille difficoltà. Ora vive felice con un’altra mucca sventurata come lei, Miranda, in una bella stalla dell’oasi di LEIDAA. Minerva; con la sua fuga per la libertà, è diventata il simbolo della lotta contro gli allevamenti intensivi: in Italia vi perdono la vita circa 2,7 milioni di bovini l’anno.

Tutto questo e molto altro è LEIDAA, con i suoi meravigliosi attivisti e volontari, che ogni giorno sono pronti ad intervenire in tutta Italia per difendere gli animali e i loro diritti. Queste sono le migliaia di vite che, anche in questo 2025, abbiamo salvato: sventurate creature che abbiamo raccolto, curato e sfamato, alle quali abbiamo regalato una nuova vita. Questo è il nostro incessante impegno per difendere chi non ha voce, per essere sempre dalla parte dei più deboli: tutti gli animali. Grazie a tutti coloro che ci hanno sostenuto e ci sostengono, grazie a quanti credono, come noi, che ogni vita meriti di essere difesa. Sempre.