SPECIE PROTETTE
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Siamo fermamente convinti che tutti gli animali, anche quelli “relegati” a scopo alimentare, abbiano il diritto a poter vivere la propria vita fino alla morte naturale, senza dolore e sofferenza.
Vi sono alcune specie che necessitano di una tutela aggiuntiva: quelle protette, fondamentali per garantire la biodiversità e la tutela di un patrimonio naturale unico ma sempre più minacciato da inquinamento, bracconaggio, cambiamenti climatici e – in generale – da una sempre più pesante impronta dell’uomo sugli ecosistemi. Se fa giustamente scalpore la mattanza degli elefanti e di altre specie protette (spesso solo sulla carta) in Africa e in Asia, non bisogna andare troppo lontano per trovare esempi di distruzione della fauna protetta. Basti pensare che in Europa, quasi la metà dei mammiferi e un terzo di rettili, pesci e uccelli sono a rischio estinzione. E nella nostra Italia sono a rischio specie come il grifone, la trota mediterranea, il tritone crestato italiano, la lontra, l’orso bruno marsicano, il lupo e il camoscio appenninico, le farfalle e gli impollinatori, gli squali, i delfini e la tartaruga Caretta caretta. Non solo: accade puntualmente ogni anno che qualche cacciatore abbatta uno dei rarissimi ibis eremita, specie a un passo dall’estinzione che il progetto internazionale Valdrappteam cerca di reintrodurre con una migrazione guidata verso l’Italia.
Un capitolo a parte merita la questione dei lupi e degli orsi, animali meravigliosi con cui è possibile una pacifica coesistenza che – troppo spesso – vengono minacciati da amministrazioni incompetenti che pensano ad abbatterli o a rinchiuderli in strutture inadeguate come la trentina “prigione per orsi” del Casteller (prigione da cui era peraltro facilissimo evadere, come hanno dimostrato le due fughe dell’orso M49): politiche promosse – in primis – dal presidente della provincia di Trento Maurizio Fugatti, che in troppi casi ha dimostrato scarsissima sensibilità nei confronti della fauna selvatica. In loro difesa è stata depositata in Senato una proposta di legge – n. 2134 “Promozione della convivenza con i grandi carnivori in Italia e sulla loro tutela” – che vuole assegnare allo Stato la piena titolarità della gestione di orsi e lupi. Come LEIDAA siamo pienamente d’accordo a questa eventualità e chiediamo che la tutela di questi meravigliosi animali passi da un ruolo di maggiore protagonismo delle associazioni animaliste impegnate nella loro difesa.
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